3/13/2010

New Kristen Interview


Thank's to mayfrayn for the translation to this Italian Interview.

http://www.mtv.com/shared/promoimages/movies/r/runaways_the/red_carpet/281x211.jpg



We know all about Kristen Stewart. She eats donuts with strawberry marmalade for breakfast. She is a melancholy and moodiness girl. She is with Robert Pattinson, but the day after she is not, or, perhaps, it is as they say, they are only friends and they enjoy creating a bit of mistery.

Bella Swan, from the Twilight Saga, who falls in love for Edward Cullen, the charming vampire performed by Robert Pattinson, has become a symbol of romantic love, and the most followed (by paparazzi) nineteen year old girl. In fact, she is an actress from the age of 9. And, according to Jodie Foster, who met her when she was 12, when Kristen performed his daughter in the movie Panic Room, and Sean Penn, who directed her in Into the Wild, she is the most interesting and versatile actress of her generation.

Waiting for Eclipse, the third movie of the Saga that will open on June 30th, Stewart is in two movies that have nothing to do with blockbusters and romantic desire. In The Runaways, directed by the Canadian ( but born in Pescara, Italy), Floria Sigismondi, she is Joan Jett, the founder of the band of the title. In the movie, Kristen sings, plays the guitar, uses coke and makes out with Dakota Fanning. In Welcome to the Rileys, she is a stripper and a hooker, with a language that can turn red a truck driver. And then there will be K-11, where she will be a trans called Butterfly. Thin, shy, in a simple black dress of Hervé Leroux and shoes with dizzy heels by Christian Dior, Kristen arrives and clarifies that she was in jeans and t-shirt until five minutes ago.

Kristen, how do you live with fame? What do you feel? Flattery, fear, confusion?

“When you become a public figure, you have to answer to some expectations. I wish that people concentrate more on my work but I understand the curiosity about private life: I know they see me as a cold person”.

Instead?

“They confuse my desire of privacy with being cool. It’s curious, because if a man does so, he is a strong man, if a woman does so, she is angry. Of course, when you enter in a room, and you see hundreds of fans screaming your name, you can’t be moved. While time passes on, you feel less strange, and sometimes it is nice to exchange opinions and feelings with others. And Twilight opened many ways and as an actress this is what I want to do: to be able to do the job I love.”

In The Runaways you kissed Dakota Fanning.

“A natural and impulsive kiss, not a romantic one. In this movie I had to do more difficult things, like singing and playing. I played a woman which plays hard with a leather jacket like a man, but she is shy and vulnerable inside. The moment of the kiss was almost unobserved.”

How was it, compared with kissing Robert Pattinson?

“What have I to say? Rob has a bigger mouth,”

On Sunday, you were one of the presenter at the Oscars. Were you nervous?

“A lot, but all calm down when I was on stage.”

Let’s speak about Eclipse, the third movies of Twilight Saga…

“I can’t wait to see the entire movie. In Eclipse, Bella practises learned lessons and she realizes there are different kind of love: if you give pain to people around you, you have to face this.”

Last question: do you want to clarify your relationship with Pattinson?

“No. I can only say that with Twilight we all have become very close and what has been told about us end to debase our relationships.”

So are you saying that you are only good friends?

“No, this is not what I have said”.



Di Kristen Stewart si sa tutto. Che la mattina mangia ciambelle all’uovo con marmellata di mirtilli. Che è una ragazza umorale e malinconica. E che sta con Robert Pattinson ma il giorno dopo non più o alla fine, chissà, è proprio come dicono loro, sono solo amici e si divertono a creare un po’ di mistero. La Bella Swank della saga di Twilight, che perde la testa per Edward Cullen, il vampiro pieno di charme interpretato appunto da Pattinson, è diventata un simbolo dell’amore romantico e la diciannovenne più inseguita dai paparazzi del pianeta. Ma in realtà fa l’attrice da quando aveva nove anni. E stando a Jodie Foster, che l’ha conosciuta a dodici, quando interpretava sua figlia in Panic Room e Sean Penn, che l’ha diretta in Into the Wild, è la più interessante e versatile della sua generazione.

In attesa di Eclipse, terza puntata di Twilight che uscirà il 30 giugno, Stewart è protagonista di due film che hanno poco a che fare con i blockbuster e il desiderio romantico. In The Runaways, diretto dalla canadese (ma nata a Pescara) Floria Sigismondi, è Joan Jett, la fondatrice della band tutta femminile del titolo: nel film, Kristen canta, suona la chitarra, si fa di coca e se la fa anche con Dakota Fanning. In Welcome to the Rileys è una spogliarellista e una prostituta con un linguaggio da far arrossire un camionista. E poi sarà la volta di K-11, dove recita la parte di una transessuale chiamata Butterfly. Magra, timida, dentro un semplice vestito nero di Hervé Leroux e scarpe con tacco vertiginoso di Christian Dior, Kristen arriva mettendo subito in chiaro che sino a cinque minuti prima era in jeans e t-shirt.

Kristen, come vive la fama? Che cosa sente? Lusinga, paura, confusione?
«Quando diventi una figura pubblica devi rispondere a certe aspettative. Vorrei che la gente si concentrasse di più sul mio lavoro ma capisco la sua curiosità sulla vita privata: so che mi vedono come un tipo freddo».

E invece?
«Confondono il mio desiderio di mantenere la privacy con il mio essere fredda. Curioso, perché, se a farlo è un uomo, è un uomo forte, se lo fa una donna è una arrabbiata. Certo, quando poi entri in una sala e centinaia di fan urlano il tuo nome non puoi non commuoverti. Con il passare del tempo, ti sembra meno strano e a volte è anche bello poter scambiare le tue vedute e le tue sensazioni con altri. E poi Twilight mi ha aperto molte strade e come attrice voglio esattamente questo: poter fare il lavoro che amo».

In The Runaways lei bacia Dakota Fanning.
«Un bacio naturale e impulsivo, non una cosa romantica. In quel film ho dovuto fare cose ben più difficili, come cantare e suonare. Soprattutto interpretare una donna che fa la dura in giacca di pelle nera in un mondo dominato dai maschi, ma dentro è timida e vulnerabile. Il momento del bacio è passato dunque quasi inosservato».

Com’è stato, rispetto ai baci con Pattinson?
«Che devo dire? Rob ha una bocca più grande».

Domenica è stata tra i presentatori agli Oscar. Era nervosa?
«Moltissimo, ma appena mi sono ritrovata sul palco mi è passato».

Parliamo di Eclipse, il numero tre di Twilight.
«Non vedo l’ora di vedere il film completo. In Eclipse Bella mette in pratica le lezioni imparate e realizza che ci sono diversi tipi di amore: se fai del male alle persone che ti stanno attorno, devi saperlo affrontare».

Ultima domanda: vuole chiarire la sua relazione con Pattinson?
«No. Posso solo dire che con Twilight siamo diventati tutti molto uniti e che quello che si racconta di noi da fuori finisce per svilire le nostre relazioni».

Sta dicendo che siete solo buoni amici?
«No, non è ciò che ho detto».

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